lunedì 9 novembre 2020

Sev ( Namkeen) - Snack croccante e saporito



 



Sev o Namkeen.

A Mauritius è conosciuto come Sev mentre in India come Namkeen , è derivato dal mondo namak che vuol dire salato.

E' un popolare spuntino salato,  viene servito come snack per aperitivi oppure al momento del tè.

Sono come dei piccoli noodles croccanti composto da pasta croccante a base di pasta di farina di ceci conditi con aglio in polvere, curcuma, ajwain ( conosciuto come semi di carambola o erba vescovile).

INGREDIENTI:

250 gr di besan ( farina di ceci)

60 gr di farina di riso

150 ml di acqua 

sale q.b

1 pizzico di aglio in polvere

1 pizzico di curcuma (facoltativa)

1 pizzico di paprika (facoltativa)

1 pizzico di ajwain

1 ramo di foglia di curry

30 gr di arachidi

30 gr di chana dhall (mettere ammollo per 30 minuti e scolare)

Olio per friggere q.b


PREPARAZIONE:

Setacciate le farine , aggiungete il sale e le altre spezie e quindi versate gradualmente l'acqua e impastate a mano fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.

Tenetela da parte e scaldate l'olio, ungete lo stampino con l'olio e inserite l'impasto all'interno, inserite poco impasto per volta.

Lo stampino ha dei dischi con più fori, medi , piccoli e grandi.

Dopo aver inserito l'impasto nello stampo ponetelo sopra l'olio bollente e girate fino a quando i Sev iniziano a formarsi e lasciateli scendere nell'olio, mettete piccole quantità per volta perché cuociono velocemente.

Una volta cotte fatele riposare su carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso.

Quando lo stampo è vuoto, ungetelo nuovamente e procedete allo stesso modo fino a che non si sarà esaurito l'impasto.

Ora friggete nello stesso olio, le foglie curry subito dopo gli arachidi, poi il chana dhall già scolato e asciugato, e tenete tutto separatamente su una carta assorbente.

Aggiungete il sale a questi ingredienti fritti e mescolateli insieme ai Sev pronti.

Ricordatevi di schiacciare leggermente i Sev per romperli grossolanamente, non deve essere troppo piccolo.

Potete conservarli in un barattolo a chiusura ermetica per 2/4 settimane e per questo è necessario che tutta la preparazione sia completamente raffreddata.

NOTE: In alternativa allo stampino per Sev potete usare la schiacciapatate che ha dischi con più fori.

CONSIGLIO: I semi di Ajwain è una spezia molto diffusa non solo per il suo uso comune in cucina ma anche per le sue facoltà curative, viene impiegato come rimedio popolare per tantissimi disturbi come: asma, ipertensione, tosse, mal di testa, bruciori di stomaco, è un ottimo antistaminico per le allergie e un potente antidolorifico naturale.

Si possono fare infusi con i semi o direttamente sulle pietanze da cucinare, ha un sapore intenso e va sempre sottoposto a cottura per eliminare l'effetto di intorpidimento causato dall'ingestione dei semi crudi.

Se avete bisogno di consigli o altre ricette scrivetemi su vimasfood@gmail.com oppure seguitemi sul mio blog, la mia pagina di Facebook Vima's Food Mauritian cuisine and more  e Instagram @vimasfood


 




 

martedì 17 settembre 2019

Puit d'amour (pozzo d'amore)






PUIT D'AMOUR - POZZO D'AMORE

Le Puit d'amour è una ricetta mauriziana  che abbiamo ereditata dai francesi  durante il loro passaggio a Mauritius.

Come per ogni preparazione legata alla tradizione, si celano leggende e storie.
Al pozzo d’amore è legata anche una leggenda romantica ambientata a Parigi nel 1° arrondissement; al bivio dove si incontrano le vie de la Petite e la Grande Truanderie. Lì era sito il più noto pozzo della città di Parigi chiamato Ben Amour. Le voci che giravano all’epoca, parlavano di una giovane di rango elevato, tale Agnes Hellébic, precipitata al suo interno, vittima della disperazione per aver appreso che il suo amante l’aveva tradita.


 A questo pozzo col tempo si sono legate tante storie; è rimasta la credenza che questo fosse il posto in cui gli amanti si ritrovavano per promettersi amore eterno, ma era anche il luogo dove valletti e cameriere con la scusa di andare a prende l’acqua, si ritrovavano in gran segreto per fare l’amore.

Il dolce si chiama pozzo d'amore perché la parte centrale è cava, ricordando appunto un pozzo e viene solitamente riempita con una crema.
A Mauritius il "Puit d'amour" è un dolce che ricorda la nostra infanzia, le nostre merende dopo scuola.
In realtà quella francese non assomiglia a quella mauriziana perchè la base è di pasta sfoglia mentre quella mauriziana la base è di pasta frolla,  con un tocco esotico e cioè il cocco grattugiato.
La ricetta mauriziana prevede la crema pasticcera con l'aggiunta della crema chantilly

Questa invece è la mia ricetta di Puit d'amour con la crema mousseline.

INGREDIENTI e PREPARAZIONE PER LA FROLLA

125 gr di burro
250 gr farina 00
2  tuorli
100 gr di zucchero a velo
Semi di baccello di vaniglia
1 pizzico di sale

Lavorate tutti gli ingredienti velocemente e formate un panetto, avvolgetelo e mettetelo in frigo a riposare per mezz'ora circa.

Imburrate e infarinate gli stampini


Trascorso il tempo necessario, togliete la pasta frolla dal frigorifero e stendetela con un matterello su di una spianatoia leggermente infarinata  realizzando una sfoglia dello spessore di ½ cm. Poi con un tagliapasta del diametro di circa 14 cm ricavate dei cerchi di pasta coni quali rivestire gli stampini,
 premete leggermente con le dita il fondo e i bordi per far aderire bene la pasta. Fate scorrere sul bordo il mattarello per eliminare la pasta in eccesso . Punzecchiate la base delle crostatine con la punta di un coltello  o i rebbi della forchetta per non far alzare troppo la pasta in cottura.



Cuocete le crostatine in forno statico preriscaldato a 180° per 25 minuti (oppure in forno ventilato a 160° per circa 20 minuti). A cottura ultimata, sfornate le vostre crostatine , lasciatele intiepidire e poi rovesciatele per sformarle e rafreddare.

INGREDIENTI e PREPARAZIONE PER LA CREMA MOUSSELINE


Crema mousseline: la ricetta della crema tipica della pasticceria francese, una crema soda e vellutata a base di vaniglia che non si smonta, ideale per decorare e farcire torte, bignè e tutti i dolci della pasticceria.
La ricetta originale è di Ladurée, maestro della pasticceria francese, si tratta di una crema pasticcera montata con il burro, e vi permetteràdi realizzare dolci perfetti e senza sbavature.

500 ml di latte
1 bacca di vaniglia
250 gr di burro ( a temperatura ambiente)
4 tuorli
150 gr zucchero
50 gr maizena 

PER DECORARE
cocco grattugiato q.b
marmellata di fragola ( oppure le ciliege sciroppate)

Versate il latte in un pentolino e aggiungete i semi della bacca di vaniglia. Cuocete a fuoco medio fino a quando non comnincerà a sobbollire.
Spegnete il fuoco, coprite con un coperchio e lasciate riposare per un quarto d'ora. Nel frattempo sbattete i tuorli con lo zucchero, fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso, unite la maizena e continuate a mescolare con la frusta.
Togliete il baccello di vaniglia dal latte e fatelo sobbollire di nuovo. Aggiungete 1/3 del latte sul composto di uova e amalgamate il tutto con la frusta a mano, Inserite il composto in un pentolino con il resto del latte e fate sobbollire, mescolando di continuo. Non appena la crema sarà addensata, fatela raffreddare per una decina di minuti.
Aggiungete metà del burro tagliato a pezzetti e mescolatelo nella crema, che dovrà essere calda ma non bollente. Versate la crema in un recipiente e coprite con la pellicola alimentare a contatto.
Lavorate la crema con lo sbattitore elettrico, così da renderla liscia e omogenea, aggiungete il resto del burro.
Continuate a mescolare con le fruste elettriche fino a quando il composto non sarà cremoso.
Ponete la crema in frigo per 30 minuti e dopo farcite le crostatine con la farcitura, spolverate di cocco grattugiato e mettete una punta di marmellata di fragola in mezzo ( oppure con le ciliege sciroppate) 

Potete gustarli con un buon tè!

Questa ricetta richiede più passaggi e quindi leggete lentamente tutte le procedure prima di provare a farla!

Ci vediamo presto con una nuova ricetta , nel frattempo seguitemi sulla mia pagina di facebook Vima's food mauritian cuisine and more oppure su Instagram Vima's Food.


 













lunedì 11 marzo 2019

Frittura Evolution Mauriziana...la mia tesi di fine master..


MASTER IN CULINARY NUTRITION - Accademia Europea di Nutrizione Culinaria e Cucina Antiaging.
E' la scuola di formazione specializzata nell'insegnamento della culinary nutrition, ovvero la scienza delle nutrizione applicata alla cucina.

Mi sono iscritta al Master in Nutrizione Culinaria per sviluppare le mie conoscenze anche sul profilo nutrizionale.
Per poter preparare dei piatti gustosi e sani bisogna avere anche la conoscenza scientifica per soddisfare con competenza e precisione le esigenze dei miei utenti che non conoscono la cucina mauriziana, ad esempio per quanto riguarda un "must" della cucina mauriziana , è il fritto.
Se la frittura rende i cibi irresistibili, diventa un'arte!
Va solo superata la diffidenza dell'udienza nei confronti dei grassi e delle calorie che una frittura tradizionale può contenere.
Con la cucina evolution ho imparato quanto una frittura può essere antiaging, e quindi ho deciso di fare la mia tesi sulla frittura, confrontando la mia ricetta tradizionale con quella evolution.
La frittura è l'unico metodo di cottura in grado di preservare fino 80% la vitamina C.
La frittura fa bene per 3 motivi:
L'alimento non entra mai in contatto diretto con l'acqua in cui si disperdono i sali minerali.
La crosticina croccante esterna protegge l'alimento dall'ossigeno , portando ad una perdita della vitamina C e vitamine del gruppo B del 20%.
Il breve tempo di cottura fa raggiungere al prodotto temperature inferiori ai 100° e ciò permette di non danneggiare le vitamine più sensibili al calore.
Per evitare che durante la frittura l'alimento assorba molti grassi o che si formino sostanze tossiche, ho usato della farina di riso che assorbe solo 4gr di olio al posto della farina di ceci che assorbe molto di più.
Ho aggiunto della curcuma che non si percepisce al gusto ma abbinata al pepe nero riduce la formazione di cellule grasse, il cumino che ha proprietà digestive ed è un buon rimedio naturale contro gonfiori e coliche addominali.
Alcuni accorgimenti per una frittura buona , leggera e con pochissimi grassi.
E' importante quindi il controllo della temperatura che deve essere costante a 170°, scolare bene il fritto con una pinza e poi tamponare subito con carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso per ben 3 volte, l'alimento fritto deve essere poco rivestito, infatti gli infarinati assorbono la metà del grasso di alimenti impanati, facendoci risparmiare 54kcal su 100 g di frittura.
E' importante evitare la formazione di Acroleina , una sostanza tossica per il fegato, l'acroleina si crea quando il grasso raggiunge il punto di fumo.
E' importante evitare Acrilammide è una sostanza cancerogena che si forma negli alimenti come patate e cereali sottoposti a temperature maggiori a 120.
E' importante scegliere un olio di qualità, i migliori per la frittura sono l'olio di girasole altoleico, l'olio d'oliva, e l'olio di arachidi, perché ricchi di grassi monoinsaturi amici del cuore e molto stabili al calore.
Grazie alla Cucina Evolution ho imparato che le fritture di verdure e di pesce conservano le loro proprietà antiaging e sono un metodo di cottura che conservano meglio le vitamine, che se fatte nel modo giusto possono contenere meno grassi di un'insalatona!

Grazie a questo Master per tutto quello che ho imparato in questi mesi ma soprattutto grazie di cuore alla fondatrice di questo Accademy , la Dott.ssa Chiara Manzi Nutrizionista.
Ci vediamo presto con una nuova ricetta, "Buona da vivere"




domenica 6 gennaio 2019

Curry with love...

 TOFU AL CURRY




 RISO SPEZIATO



CAVIALE DI MELANZANE


CURRY / CARI oppure MASALA

La cucina indiana è l'espressione dell'arte culinaria del suo paese, la cucina mauriziana nasce dall'incontro di culture e gastronomie diverse tra cui quella indiana.
Il curry per gli italiani è una miscela di origine indiane, di spezie pestate nel mortaio che formano una polvere giallo fortemente profumata.
Il termine curry, perarltro, designa una varietà di miscele, la parola curry è un termine occidentalizzato dal popolo britannico di ritorno dall'india, deriva infatti dalla lingua tamil, cari o kari  che significa zuppa o salsa.
Nella cucina indiana l'equivalente italiano del curry è indicato con il termine "masala".
Esistono decine di masala differenti nelle cucine dei ricchi signori indiani.
La formulazione classica del curry comprende pepe nero, cumino, coriandolo, cannella, curcuma e anche chiodi di garofano, zenzero, noce moscata, fieno greco, peperoncino, zafferano e cardamomo.
Il curry , grazie appunto alla curcumina che contiene, ha le proprietà di allieviarw l'affaticamento del fegato, proteggere lo stomaco e l'intestino e ridurre i fastidi collegati all'artrite e ai reumatismi.
Fa bene alla digestione e disinfetta , la stessa azione antinfiammatoria e antiossidante del curry sarebbe efficace anche per ridurre il rischiodi attacco cardiaco perché da un piccolo aiuto al cuore agendo a livello venoso e stimulando il flusso ematico.
Non dimentichiamo  che regola il metabolismo e fa bruciare i grassi stimolando al contempo la secrezione di acidi biliari.

In cucina il curry può essere utilizzato in mille modi, per queste 3 ricette ho utilizzato 3 tipi di curry



Tofu al curry x 2 persone
 
200 gr di tofu al naturale
1 cipolla
1 cucchiaino di pasta di zenzero e aglio
1 peperoncini fresco ( facoltativo)
2 cucchiai di curry
2 cucchiai di latte di cocco
1 cucchiaio di cocco grattugiato fresco
una manciata di foglie di curry
una manciata di coriandolo fresco
olio di girasole q.b
acqua q.b
sale q.b

Preparazione
Tagliate il tofu a dadini e soffriggeteli in poco olio, toglieteli appena sono rosolati e metteteli da parte, nella stessa padella soffriggete  la cipolla, la pasta di zenzero  aglio , il peperoncino e le foglie di curry, dopo qualche minuti aggiungete il curry e l'acqua.
Coprite la padella e lasciate cuocere per 5 minuti poi aggiungete il tofu e aggiustate di sale, cuocete per altri 5 minuti , a quasi fine cottura versate il latte di cocco e spolverate i cocco fresco.
Spegnete il fuoco e spolverate il coriandolo fresco tritato.

Riso speziato x 2 persone

150 gr di riso basmati
1 cipolla rossa tagliata fine
2 cucchiai di uva secca
2 cucchiai di anacardi
1 stecca di cannella
1 cucchiaino di bacelli di cardamomo
1 cucchiaino di semi di senape nere
1 cucchiano di curcuma in polvere (facoltativo)
1 cucchiaio di ghee ( burro chiarificato)
1 manciata di foglie di curry
Sale q.b
Acqua (1 tazzina da caffè)

Preparazione
Cuocere il riso al dente e lasciatelo raffreddare.
Scaldate una padella con il ghee e soffriggete la cipolla e le foglie di curry , toglieteli e saltate tutti gli altri ingredienti nella stessa padella tranne la curcuma.
Aggiungete il riso cotto e la curcuma sciolta in poca acqua e mescolate e salate
Questo riso lo potete gustare anche da solo senza accompagnamento, sentirete il mix di sapore, dolce e salato insieme.

Caviale di melanzane x 2 persone

1 melanzane grossa
1 cipolla
1 peperoncino fresco
1 cucchiaio di garam masala
1 cucchiaio di cumino
1 pomodori fresco maturo
1 cucchiaino di pasta di zenzero e aglio
1 manciata di foglie di curry
olio di girasole q.b
sale q.b

Preriscaldate il forno a  200 ° C ,pulite la melanzana , asciugatela e fate delle incisioni , mettetela in forno a cuocere per 20 minuti.
Lasciatela intiepidire e levate la pelle. Schiacciatela con una forchetta.
Soffriggete la cipolla, il peperoncino con la pasta di zenzero aglio e le foglie di curry, aggiungete il pomodoro tagliato a pezzi piccoli e a seguire del garam masala e il cumino.
Salate e coprite la padella per 5 minuti circa poi aggiungete la polpa di melanzana e cuocete per altri 5 minuti.
Il caviale di melanzane potete gustarlo anche con il chapati( pane indiano) oppure con il riso bianco.

Dopo una lunga assenza dal mio blog vi lascio ben 3 ricette da provare, se avete bisogno di consulenza per le ricette, se avete bisogno di un catering per i vostri eventi , oppure una chef a domicilio ,sono a vostra disposizione, scrivetemi a vimasfood@gmail.com



lunedì 8 ottobre 2018

Moringa - "Brède mouroum"


Moringa- "Brède mouroum"


E' una pianta  appartenente alla famiglia Moringaceae, diffusa in buona parte della fascia tropicale ed equatoriale del pianeta.
 la moringa è ricca di valore nutrizionale, essa può fornire più calcio, vitamina A e C e proteine delle fonti tipiche come carote e latte. Questi minerali che potenziano la salute stimolano il corpo ad un funzionamento regolare più regolare e frenano le nostre voglie di cibo spazzatura e voglie. I pasti sani offrono all'organismo un rilascio regolare di zucchero buono per mantenere i livelli di energia e ridurre l'affaticamento. Sentendosi più energizzati, la moringa aiuta a mantenere regolari i livelli di zucchero nel sangue sostenere uno stile di vita più sano. Questo è il motivo per cui la pianta è spesso correlata alla perdita di peso.
  È stato riportato che l'estratto di foglie di moringa e le polveri fogliari influiscono positivamente contro la ritenzione idrica. Si probabilmente questo ulteriore vantaggio del consumare prodotti a base di moringa potrebbe essere dovuto alle qualità anti-infiammatorie della pianta. L’effetto diuretico della moringa riduce dunque i tassi di ritenzione idrica e allevia la sensazione di gonfiore.
 le fibre sono una soluzione naturale per bloccare l'appetito e perdere peso. Gli estratti dell'albero di moringa sono ricche di fibre che si trovano tipicamente in frutta e cereali. Una dieta ricca di fibre riduce l'assorbimento del grasso nell'intestino e lo brucia.
 Hanno un sapore leggermente piccante e amarognolo che può essere ben sfruttato. Le foglie possono tranquillamente essere consumate stufate o in zuppe, possono essere impiegate in cucina come una delle nostre tante verdure a foglia verde, come le biete o gli spinaci.In cucina, invece, l’elevata concentrazione di acidi grassi insaturi lo rende un ideale sostituto dei grassi vegetali più comuni, compreso l’olio extravergine di oliva. Inoltre, l’olio di moringa rivela una più che ragguardevole resistenza al calore, con un punto di fumo di circa 220° (quello dell’olio extravergine di oliva è di 210°), che lo rende indicato per cotture prolungate e fritture.
Gusto, varietà di preparazioni, nutrimento: non ci sono controindicazioni all’utilizzo della moringa in cucina. E dal momento che oggi chi mangia nei ristoranti è sempre più consapevole ed esigente dal punto di vista nutrizionale, la sua introduzione nei vostri menu potrebbe rivelarsi anche un ottimo affare.

Poco conosciuta in Italia ma a Mauritius ci sono molti alberi di Moringa nell'orto di quasi tutte le famiglie, è un piatto povero ma amatissimo dai mauriziani.

La ricetta che vi propongo è molto semplice.

Per prima cosa bisogna pulire e lavare bene le foglie di Moringa.
Fare un soffritto con la pasta di zenzero e aglio, la cipolla e un pepeoncino, fate dorare tutti gli ingredienti ,aggiungete la moringa e salate, fate cuocere per circa 15 minuti a fuoco medio.
Questa stufata è un'ottimo accompagnamento per i vostri piatti.

Potete trovare le foglie della Moringa nei negozi asiatici oppure nei mercati.

Buon appetito e alla prossima ricetta.

Per info contattatemi alla mia mail vimasfood@gmail.com
Seguitemi sul mio blog www.vimasfood.blogspot.com
Sito web: www.vimasfood.com
Instagram: Vima's Food

martedì 4 settembre 2018

Escargot à la bourguignonne..

Lumache alla bourguignonne...

Dopo una lunga assenza dal mio blog torno a farvi assaporare alcuni piatti che avuto piacere di assaggiare durante le mie vacanze tra la Francia e il Belgio.
Sono stata sempre diffidente ad assaggiare le lumache ma per il mio lavoro spesso capita che debba assaggiare tutto o quasi..
La cucina francese è il risultato di una lunga tradizione storica e dell'eccellenza dei suoi prodotti, degli artigiani che li lavorano e naturalmente dei grandi chef ...
 Oggi, la cucina francese tende a rivalutare tutte le varie cucine locali, ricche di sapori e di umori, radicate nei sani costumi contadini che si basano su prodotti genuini.
Le escargot à la Bourguignonne sono un vanto della cucina francese più raffinata alle lumache di terra insaporite con burro, aglio e prezzemolo!

 Ecco la mia ricetta!
Ingredienti per 4 persone:

24 Escargots (lumache)
200 g di burro salato
1 spicchio d'aglio
1 mazzetto di prezzemolo
sale e pepe

Preparazione:
Tagliate il burro a pezzetti e lasciatelo ramollire in una terrina a temperatura ambiente per un'ora circa.
Sciaquate le lumache sotto l'acqua fredda in una scola pasta e lasciatele sgocciolare su la carta assorbente.
Tritate finemente il prezzemolo  insieme all'aglio.
Lavorate il burro salato con un cucchiaio di legno per dare la consistenza di una pommata e dopo incorporate l'aglio e il prezzemolo .
Salate e pepate e continuate a mescolare tutto insieme affinché la composta diventi omogenea.
Preriscaldate il vostro forno a 240° C e riempite le lumache con il burro composto precedentemente ,pressando bene con le dita e ponetele in una pirofila.
Appena il forno raggiunge la temperatura desiderata spegnetelo e infornate la pirofila con le lumache e lasciatele nel forno per circa 5/10 min finché il burro inizi a schiumeggiare.
Bon appétit!

Consigli utili:
Degustate le lumache alla bourguignonne con il pane all'aglio e prezzemolo


P.s Nel mio prossimo post vi parlerò di una ricetta belga e quindi continuate a seguirmi per le mie ricette e gli appronfondimenti, se avete curiosità, richieste, domande contattatemi su vimasfood@gmail.com









lunedì 5 marzo 2018

Kulfi - gelato indiano






Kulfi

Se non è tra i dolci più golosi della cucina indiana poco ci manca il kulfi è molto simile a un gelato, ma ha un sapore tipicamente speziato e tanti sapori che si mescolano in un unico risultato finale. È molto popolare anche in altri paesi asiatici ma ovviamente anche a Mauritius.


In India è abitudine degli abitanti di finire i loro pasti con un kulfi, sia pranzo, cena e sì, anche a colazione.
Non esiste una ricetta, ognuno lo fa a suo modo. Le proporzioni tra latte e zucchero, le spezie e i sapori vari dipendono dalla mano di chi lo produce e dalla stagione in cui lo si prepara.
Il metodo tradizionale prevede ore di cottura su fuoco lento, in modo da far ridurre il latte a meno della metà del volume iniziale, senza mai farlo bollire. Una volta tolto dal fuoco, si aggiunge lo zucchero, lo si mescola fino a farlo dissolvere e poi si aggiungono le spezie (cardamomo, zafferano, cannella), e la polpa di frutta, se usata.
Molte persone oggi seguono metodi moderni che prevedono l’uso di latte evaporato o condensato già pronto, panna, addensanti o addirittura di preparati per accelerare il processo, ma il sapore e la consistenza ne risentono parecchio.

  A Mauritius e in vari paesi oggi il kulfi viene venduto principalmente, ma non solo, come street food. Gli ingredienti essenziali per ottenere un ottimo dessert sono il latte condensato, lo zucchero, la panna fresca, lo zafferano, la noce moscata e i pistacchi. In realtà si possono preparare anche altre varianti gustose, come ad esempio quella che prevede l’aggiunta del cardamomo. Il procedimento da seguire è semplice: bisogna infatti far bollire il latte con la panna e aggiungere lo zucchero. Dopo aver mescolato per una decina di minuti, si aggiungono pistacchi, zafferano e noce moscata, mescolando sempre con cura. Il composto deve essere denso prima di essere tolto dal fuoco e a questo punto si può versare in alcuni stampi: questi ultimi vanno tenuti nel freezer, fino al congelamento.

Consigli e curiosità
Tra i consigli principali per non sbagliare nulla c’è quello di tirar fuori gli stampi col composto dal freezer dopo circa mezz’ora, mescolare il kulfi con un cucchiaino e impedire dunque che si formino bolle d’aria. L’accompagnamento ideale, poi, è rappresentato dai pistacchi sbriciolati, ma ci si può sbizzarrire con la fantasia. Tra l’altro, la noce moscata può anche non essere usata (nel caso il sapore non fosse gradito), il risultato sarà sempre ottimo. Una valida alternativa alla panna è il latte non pastorizzato, senza dimenticare i gusti che vanno per la maggiore, in particolare il mango, la vaniglia, e la mandorla.


Questa è la mia versione

 Ingredienti:
 1 lattina di latte condensato zuccherato da 375 gr
50 ml di panna fresca
1 lattina di nestlè cream
½ cucchiaino di zafferano
1 pizzico di noce moscata (facoltativo)
20 gr di pistacchi a pezzettini
Cardamomo q.b


Preparazione:
1) In una pentola dal fondo alto, portate a ebollizione il latte condensato con la panna continuando a mescolare.
2) Aggiungete  i pistacchi, lo zafferano , la noce moscata  il cardamomo e continua a mescolare.
3) Una volta ottenuto un composto denso (deve essere poco meno consistente del latte condensato che avete adoperato), togliere dal fuoco, aggiungere il nestlè cream e mescolare freneticamente con una frusta a mano .
4) Lasciatelo raffreddare e colatelo prima di trasferirlo nei piccoli stampi.
5) Fate riposare per 30 minuti in freezer, tirate fuori e girate il composto con un cucchiaino per impedire la formazione di bolle d’aria.
6) Rimettete in freezer fino a congelamento.
7) Servite freddo (fatelo uscire circa un quarto d’ora prima del servizio) accompagnato da pistacchi sbriciolati.

Consigli:
1. Se la noce moscata non vi piace, potete ometterla dalla ricetta senza compromettere un ottimo dessert.
2. Se vi piace il sapore speziato, invece, durante la bollitura del latte aggiungete alcuni cardamomi interi e assicuratevi di rimuoverli prima del congelamento. Lasceranno così un gradevole aroma nella cremosità del gelato.
3. Potete sostituire la panna con del latte crudo (non pastorizzato).
4. Aggiungete delle scaglie di mandorla o nocciola (assieme ai pistacchi) per dare vita al kulfi perfetto per i vostri gusti.
5. Aggiungete una piccola quantità di zucchero per adattarla alle vostre preferenze.

Se non vi è chiara questa ricetta scrivetemi su vimasfood@gmail.com vi risponderò volentieri, seguitemi che vi aggiornerò sui prossimi eventi, corsi e nuove ricette.